mercoledì 13 gennaio 2010
martedì 12 gennaio 2010
...Antropophagus...
Esiste al mondo desiderio più totale dell’Amore?
Nell’amore assoluto perdiamo ogni resistenza mentale, ci concediamo e ci spogliamo da ogni paura, anima e corpo cessano ogni antagonismo proiettati verso uno scopo comune; è un’affascinante danza, quella in cui riconosciamo in un essere estraneo (ma allo stesso tempo a noi molto simile) qualcosa senza cui non poter vivere…
E’ così che prende vita in noi una piccola mutazione; aperti al “turbamento”, il nostro corpo diventa estremamente percettivo, siamo propensi ad accettare che la novità ci entri dentro per cambiarci irrimediabilmente, ed assumiamo a canale preferito la più antica fonte di piacere…
Attraverso la bocca abbiamo iniziato a conoscere il mondo, ci riporta sensazioni legate al primo nutrimento, atteggiata a bacio era capace di compiere miracolosi risvegli di fanciulle dormienti, e da una bocca spalancata bisognava guardarsi per non esser divorati da fauci fameliche, bramose delle nostre innocenti virtù.
Chi amiamo parla, racconta, tira fuori da sé ciò che ha dentro attraverso la bocca ed alla nostra lo porge, noi che automaticamente la schiudiamo impercettibilmente per meglio ascoltare, per meglio preparare la strada a ciò che da noi verrà.
Gustando l’altro lo avviciniamo a noi, lo eleggiamo a nostro nutrimento in quanto reputiamo di non poter trarre da esso altro che bene.
Eppure, non soltanto desideriamo che ciò che amiamo venga in noi; altrettanto ardente è il bisogno d’essere noi stessi nutrimento.
Un giorno perfetto...
Una volta, da bambina, feci un sogno bellissimo.
Sognai di indossare un vestito azzurro e di essere scappata da casa.
Sognai di essere andata ad abitare nel bosco, e d'essere la bimba più elegante che esistesse.
All'inizio del sogno era mattino, e trascorsi tutto il giorno nel verde a correre e giocare, fu così intenso che sognai perfino la stanchezza, e ricordo ancora chiaramente la ricerca di un posto comodo dove fermarmi dopo quella che, senza dubbio, era stata la giornata più bella della mia vita.
E con altrettanta chiarezza ricordo che pensai che quel giaciglio sarebbe dovuto essere anch'esso perfetto, poichè da lì per nessun motivo mi sarei più rialzata, perchè dopo una gioia così grande, qualsiasi altra cosa al mondo sarebbe stata soltanto sofferenza...
Venerdì, 13 Marzo...
E' prestissimo!
Mi sono alzata all'alba da questo letto troppo imperfetto...E' un giorno talmente importante che mi pare inconcepibile continuare a perder tempo a rigirarmi in lenzuola ormai sgualcite dall'usura. Invece penso con un briciolo di eccitazione a quelle che ho preparato ieri sera, fresche di bucato, stirate e ben riposte, il corredo che mi attende da quando ero fanciulla! Sono sempre state nel grande armadio a muro di mia mamma, così candide che passavo il tempo a fissarle come ipnotizzata, non mi era permesso toccarle perchè :"Sono per quando sarai grande. Queste lenzuola ti aspetteranno per riposarti nel giorno più bello della tua vita!" E' da allora, che cominciò la mia attesa del giorno perfetto.
Ed oggi, è finalmente arrivato! Non permetterò mai a nulla di rovinarlo.
I preparativi si sono susseguiti minuziosamente nei giorni scorsi, e adesso è tutto pronto ed organizzato sin nei minimi particolari.
Ho tutto, non potrei volere di più; trucco perfetto, acconciatura perfetta, vita perfetta...qualcosa di prestato (la collana di perle), qualcosa di nuovo (lo splendido corsetto), qualcosa di blu...(ho deciso, ti porterò con me mio piccolo diario, chiuso nella borsetta).
Mentre mi preparo, testimone è solo lo specchio, che mi guarda. Nel segreto della mia stanza è come se fosse tutto nella mia testa, è come se fossi io da piccola ad inventare questo sogno, mi guardo, realizzare il mio sogno, sorrido, ed è una bambina che mi sorride, felici...ma una volta uscita da qui, sarà reale, e tutti potranno vedermi nel mio splendore. Una stella, splendida, potrei addirittura offuscare le dive più affascinanti, elegante e raffinata come al mondo nessuna mai...
Perfetto.
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